NEGLI STUDI DI RADIOBRUNO TOSCANA L’ARCHITETTO GINO ZAVANELLA, CAPO PROGETTO DEL NUOVO STADIO DELLA JUVENTUS

0

PER L’AUDIO DELL’INTERVISTA CLICCARE QUESTO LINK:

Maurizio Zini intervista l\’Arch. Gino Zavanella, capo progetto del nuovo stadio della Juventus

 

Con la fine della demolizione del vecchio Delle Alpi e la consegna delle aree di cantiere all’impresa costruttrice ATI, dalla fine di giugno del 2009 è ufficialmente iniziata la fase di costruzione del nuovo stadio della Juventus. Sono quindi partiti i lavori che, entro l’estate del 2011, porteranno alla nascita della casa bianconera.
Il nuovo stadio potrà ospitare 41.000 spettatori ed è stato concepito con i massimi standard di sicurezza. L’accesso, privo di barriere architettoniche, avverrà da quattro ingressi posti sugli angoli, con ampie rampe che seguono il profilo delle collinette verdi sulle quali sorge l’impianto e portano a un anello che gira intorno allo stadio.
L’anello sarà un luogo sicuro, dove potranno venire controllati i titoli di ingresso e dove potranno sostare i mezzi di servizio e di soccorso. Alle gradinate e alle tribune si accederà da 16 passerelle distribuite nei diversi settori sospesi sugli spazi che costituivano il vecchio stadio. Al termine degli eventi, in caso di emergenza, l’impianto si potrà svuotare in meno di 4 minuti.
Il progetto prevede di recuperare tutta la parte interrata del Delle Alpi, compresa la zona del campo di gioco. Al di sotto delle gradinate verranno realizzate le aree di servizio allo stadio e alla squadra. Nella parte superiore, con un profilo di grande leggerezza ed essenzialità –  proprio del rigore stilistico che ha a sempre contraddistinto il club – sorgerà lo stadio, con le gradinate e i palchi: il tutto è inserito in un unico profilo a semicerchio e senza elementi che si distaccano dalla linea di continuità.
La copertura degli spalti, studiata in galleria del vento, verrà realizzata ispirandosi al profilo delle ali degli aerei: una struttura di grande leggerezza, realizzata in una membrana in parte trasparente e in parte opaca, per permettere una visione ottimale del campo, sia diurna sia notturna, e nel garantire il passaggio di luce sufficiente alla crescita dell’erba del campo.
Alla nascita della realizzazione della struttura sta lavorando un grande team, tra questi anche l’architetto Gino Zavanella di Studio Gau,che ha rilasciato ai microfoni del nostro Maurizio Zini un’intervista .Ascoltatelo!
I progetti dei nuovi stadi italiani dello studio GAUARENA: http://www.gauarena.com/progetti-gau-arena.html

Curriculum Architetto Gino Zavanella

Nasce a Torino il 7 novembre 1944, ha studiato architettura e urbanistica a Firenze laureandosi nel 1969 con il prof. Spadolini, ha frequentato i corsi di Maestri come gli architetti Savioli e Ricci con il quale collabora anche dopo la laurea. Attualmente vive a Roma, Torino e Viareggio.

Iscritto all’ordine degli architetti dal 1970, fonda lo studio GAU nei primi anni ’70 collaborando in maniera continuativa dal 1976 con l’arch. Alessandro Valenti. Nel 1986 apre una sede dello studio a Roma ad inizia ad interessarsi principalmente d’architettura dello sport.

Costituisce in quegli anni “GAU srl”, società di engineering con la quale sviluppa importanti incarichi come la stesura definitiva del progetto per lo stadio delle Alpi” di Torino, seguendo anche la realizzazione, ed il progetto del Palasport di Milano, con gli architetti Aldo Rossi e Ron Labinsky (progetto mai realizzato.

In occasione dei mondiali del 1990 in Italia collabora con il C.O.L. progettando le aree hospitality degli stadi S.Siro, Palermo e Cagliari.
In questo periodo progetta, su incarico FIAT – Engeenering in qualità di concessionario, lo stadio di Venezia.

Nel 1992 costituisce, sempre con Alessandro Valenti, lo “studio GAU – Architetti Associati” e acquisisce diverse e importanti commesse come la progettazione e direzione lavori di “Sportilia – cittadella dello sport”, lo Stadio Euganeo di Padova, lo Stadio di Salò (BS), il palazzetto dello sport di Fossano (CN).

In questa fase l’architetto Zavanella inizia la progettazione interdisciplinare collaborando con specialisti della medicina sportiva, con esperti preparatori atletici e con gestori di impianti sportivi al fine di eseguire opere finalizzate al massimo confort sia degli atleti che degli spettatori, ma tenendo sempre presente i problemi della gestione della sicurezza.

Nel 1990 – 2000 vince il primo premio al concorso internazionale per lo stadio e il palazzo dello sport per i giochi del Mediterraneo a Tunisi.

Sulla base di queste esperienze tra il 2003 e il 2006 progetta e dirige i lavori per il Centro di allenamento della Juventus e il Centro allenamento dell’Empoli F.C.

Nel 2003 è coprogettista e capogruppo del progetto per lo Stadio della Juventus a Torino con l’inserimento e il recupero di parti dell’attuale Stadio delle Alpi.
Elabora , sempre come capogruppo, una proposta per la rifunzionalizzazione dello Stadio Castellani di Empoli su incarico dell’Empoli F.C.

E’ stato responsabile del Servizio Impianti Sportivi del CONI Provinciale di Mantova dal 1985 al 1992.
E’ componente della commissione Impianti Sportivi della Lega Calcio dal 1998 e componente della commissione Impianti Sportivi della F.I.G.C. dal 1999.

Nel 1998 per conto della L.N.P. visiona tutti gli stadi dei Mondiali di Francia con particolare attenzione alle funzionalità e alla sicurezza.

Nel 2000, sempre su mandato della L.N.P. supervisiona tutti gli stadi del BeNeLux in occasione degli Europei, interfacciandosi con i vari studi di progettazione durante le varie fasi di lavorazione. (In particolare gli stadi di : Amsterdam, Rotterdam, Harlem, Heindoven)

Tra il 2004 – 2006 collabora ai progetti di ampliamento e riqualificazione degli Stadi di Siena e La Spezia in collaborazione con gli uffici Tecnici Comunali.

Nel 2006 è progettista capogruppo e coordinatore del progetto architettonico per il nuovo stadio della Juventus.

Nel 2007 viene incaricato della progettazione per il nuovo stadio di Viareggio dalla F.C. Esperia Viareggio.

Nel 2008 inizia a progettare un nuovo stadio di Ponsacco (PI).

Da tempo sostiene la necessità di un radicale rinnovamento del parco stadi d’Italia, optando in primis per la privatizzazione degli stessi. In questo modo si darebbe alle squadre la titolarità dello stadio, con il doppio vantaggio di una patrimonializzazione delle società e con la garanzia di investimenti ed interventi sostanziali. Così si potrà arrivare ad uno stadio accogliente, multifunzionale, utilizzato tutta la settimana; allentando le tensioni e abbassando quel vortice di violenza a cui abbiamo assistito negli ultimi anni.

Ha svolto inoltre un intensa attività sportiva, prima in automobilismo e poi in motonautica (dal 1981 al 1992) vincendo un Titolo Mondiale, due Titoli Europei e tre Titoli Italiani.


Per questi meriti gli viene assegnata dal CONI la Medaglia d’Oro al Valore Atletico, massima onorificenza sportiva.
Architetto Gino Zavanella

Share.

Leave A Reply